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Progetto Norme Sismiche

Pubbl. il 13 giugno 2013 ore 00:40 | Ing. Daniele Malavolta

Zone a elevata pericolosità sismica si trovano in molti paesi in Europa, in America, nel Medio Oriente, in Asia fino all’Oceania. Nonostante la lontananza di questi paesi, è innegabile che un edificio sottoposto a un’azione sismica caratterizzata da certe proprietà si comporta allo stesso modo in qualunque punto del globo si trovi. Tuttavia, in tutto il mondo, le norme tecniche strutturali sono state spesso emanate dai singoli paesi in maniera indipendente ed autonoma.

Negli ultimi decenni, la crescita dei mezzi di comunicazione ha consentito un maggior scambio di informazioni relative agli sviluppi della ricerca, alle esperienze sul campo a seguito di ricognizioni post-sisma, agli sviluppi di nuove tecnologie, ecc, ed il conseguente uniformarsi delle linee guida di progetto dei vari paesi. Nonostante ciò, è stato sempre mantenuto un certo grado di discrezionalità nel definire molti parametri di carattere convenzionale, o nel dare maggiore o minore importanza a determinati aspetti facendo in modo che esistano ancora molte differenze fra le normative sismiche di molti paesi. Alcune delle differenze derivano sicuramente dalla tradizione tecnica di ogni singola nazione mentre altre derivano dal livello di sicurezza richiesto e quindi da scelte, non tecniche ma politiche legate al livello di “evoluzione culturale”. Tuttavia, queste sono solo delle supposizioni e ad oggi mancano degli strumenti e delle ricerche approfondite tali da comprendere appieno il problema.
Certamente è difficile stabilire quale normativa possa essere considerata la “migliore” e probabilmente non è né possibile, né utile. Diversamente, risulta importante evidenziare quali siano le principali differenze, al fine di comprenderne le motivazioni. 
Per questo, ISI ha avviato il “Progetto Norme Sismiche” il cui obiettivo è quello di favorire un reciproco confronto e scambio di proficue informazioni mirate a sviluppare nel tempo una visione globalizzata e condivisa del problema.
 
Obiettivi del Progetto
 
Gli obiettivi che ISI intende perseguire possono essere suddivisi in obiettivi di breve e lungo termine, in quanto siamo coscienti di proporre un progetto ambizioso che richiederà del tempo per essere sviluppato, ma nello stesso tempo riteniamo importante porre dei traguardi non troppo distanti al fine di non rischiare di dimenticarsi quali fossero le motivazioni di partenza.
L’obiettivo di breve termine è quello di costituire un "magazzino" interattivo delle norme tecniche inerenti il mondo dell'Ingegneria Sismica che possa configurarsi come punto di riferimento per chi opera in questo campo. Tale magazzino dovrà in primo luogo riguardare le normative italiane, ripercorrendo la loro evoluzione storica ed approfondendo i motivi che ne hanno favorito lo sviluppo. Inoltre, la disponibilità on-line di tali documenti potrà agevolare coloro che si imbattono nella valutazione o nel recupero di edifici esistenti e di edifici storici. Infine, tale magazzino dovrà contenere le principali normative sismiche straniere. 
L’obiettivo di lungo termine è invece quello di sviluppare un'attività di studio, nell'ambito della quale l'Associazione svolga un ruolo di promozione e coordinamento, riguardante il confronto tra le normative sismiche dei singoli paesi Europei e gli Eurocodici. L'obiettivo è quello di ottenere, per via indiretta, un confronto critico tra le normative dei principali paesi dell'Unione Europea, al fine di poter sviluppare dapprima un'opinione critica su quanto previsto dagli Eurocodici (sebbene questi siano già stati in larga parte adottati dai paesi membri) e, successivamente, elaborare eventuali proposte di perfezionamento degli stessi, tenendo conto delle differenze culturali o connesse alla differente tradizione scientifica delle diverse realtà analizzate.
 
Per perseguire questo, ISI sta:
 
  • coinvolgendo alcune personalità del mondo scientifico Europeo; per superare il problema legato alla lingua è indispensabile la collaborazione con enti, associazioni ed università straniere che abbiano l’obiettivo di un confronto critico fra la normativa sismica del loro paese e gli Eurocodici;
  • elaborando un documento riguardante lo “stato dell’arte” in merito alle ipotesi e ai principi di base vigenti oggi nell’ingegneria sismica in Europa;
  • lavorando per costituire un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti di varie realtà Europee, con lo scopo di identificare eventuali problematiche esistenti negli Eurocodici, sviluppando, nel contempo, opportune proposte di miglioramento da presentare presso le sedi competenti.

 

Per iniziare, ISI ripercorre la Storia delle Normative Sismiche e degli eventi che ne hanno stimolato la crescita. 



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