L’esempio applicativo scelto si riferisce alla scuola primaria di Povolaro a Dueville (VI) ove si è scelto di utilizzare la tecnologia costruttiva antisismica ECOSISM® con i moduli a getto singolo 15+5NES42 e 5+5NES37 per le pareti perimetrali, il modulo a getto singolo 5+5NES32 per le pareti interne ed infine solai interpiani e di copertura in ECOSOLAIO® alleggerito con tralicci di acciaio sinterizzati nella massa di EPS con getto di completamento dello spessore di 5 cm.
Utilizzando i casseri a rimanere tipo ECOSISM® si va a realizzare una struttura a pareti in calcestruzzo armato di spessore variabile ottenendo un sistema sismo-resistente dimensionato per resistere da solo alle massime azioni orizzontali anche per terremoti di intensità massima e per l’azione del vento nel caso di edifici molto alti.
Di particolare importanza e sempre più di attuale rilevanza l’attenzione dala protezione da eventi sismici per gli edifici scolastici che possono diventare centro strategico per la protezione civile.
L’obiettivo della presente relazione è quello di fornire allo strutturista i concetti fondamentali per la progettazione di un edificio di edilizia civile mediante l’applicazione del sistema costruttivo ECOSISM®.
Premettendo che l’utilizzo dei casseri ECOSISM® è adatto per tutte le tipologie strutturali in calcestruzzo armato previste dal D.M. 14/01/2008, quali pareti normalmente armate, pareti estese debolmente armate oppure il classico sistema a telaio, si evidenzia che il metodo di calcolo concettualmente da preferire, è quello di considerare una struttura a pareti normalmente armate ad armatura diffusa, non dissipativa, applicando un fattore di struttura q = 1, spessore getto > 1/20 h (min. 15cm), maglia di armatura sui 2 lati con percentuale As/Ac > 0.2 %.
Utilizzando i casseri a rimanere tipo ECOSISM®, predisposti per l’armatura ed il getto della parete secondo quanto indicato nel progetto esecutivo strutturale, si va a realizzare una struttura a pareti in calcestruzzo armato di spessore variabile (spessore minimo 15cm per le pareti portanti e 10cm per le pareti di tamponamento).
Il sistema sismo-resistente, costituito dalle pareti portanti, viene dimensionato per resistere da solo alle massime azioni orizzontali mantenendo un comportamento elastico-lineare anche per terremoti di intensità massima per la zona considerata e garantendo la salvaguardia delle strutture portanti (SLO) oltre, naturalmente, alla salvaguardia delle vite umane (SLV). Analogo discorso vale per l’azione del vento nel caso di edifici molto alti.
In molti casi l’organismo strutturale sismo-resistente principale è costituito dalle pareti perimetrali esterne con aperture più o meno regolari definite in fase di progettazione e considerate nella modellazione; internamente si possono considerare pilastri o setti isolati (realizzati con casseri ECOSISM® o in tradizionale come si preferisce), in modo da lasciare piena libertà di distribuzione architettonica. Strutture di questo tipo, se ben collegate, riescono a sviluppare un comportamento scatolare che fornisce una grande rigidezza all’intero edificio, garantendo livelli di prestazione sismica ben superiori ai requisiti prestazionali minimi prescritti dalle principali normative italiane ed internazionali.
Travi e pilastri saranno modellati come elementi secondari e dimensionati per resistere ai carichi verticali statici, senza vincoli geometrici o di armature legati al concetto della gerarchia delle resistenze e di duttilità.
Ove non strutturali, le pareti di tamponamento possono essere realizzate sempre con i casseri ECOSISM®, alleggerite mediante la riduzione dello spessore del getto di calcestruzzo e incremento dello spessore dell’isolante. La maglia in acciaio del pannello consente di realizzare una finitura ad intonaco armato sui due lati; opportuna armatura integrativa interna al getto e collegata, mediante chiamate, alle strutture di solaio, stabilizzano la parete contro le spinte orizzontali generate dall’azione sismica o dal vento.
Opportuni accorgimenti in fase di getto permettono al tamponamento di non interferire con le pareti strutturali, lasciando possibili gli spostamenti di interpiano definiti dalla modellazione numerica.
Si è affrontata la progettazione strutturale dell’edificio scolastico in località Povolaro di Dueville (VI), prestando la massima attenzione al concetto di sicurezza, come è naturale avvenga per questo tipo di opere.
Il progetto architettonico era già in partenza impostato con un concetto di pareti portanti, quindi è stato molto facile definire lo scheletro strutturale semplicemente definendo gli spessori del getto di calcestruzzo delle pareti portanti esterne ed interne.
Le pareti così definite, assieme al solaio del piano praticabile realizzato in c.a. alleggerito ed isolato con l’Ecosolaio® e il solaio di copertura in legno con pannello di chiusura di controvento, ha permesso di realizzare una struttura scatolare cellulare che, dimensionata con fattore di struttura q = 1 e con un’armatura diffusa senza zone confinate, garantisce un comportamento non dissipativo anche nei confronti della massima azione sismica della zona, salvaguardando le vite umane e al tempo stesso salvaguardando le strutture portanti. Questo aspetto è fondamentale se si considera che un edificio scolastico potrebbe diventare, in caso di calamità naturali, centro strategico per la protezione civile e che l’approccio progettuale adottato consente all’edificio di non subire danni strutturali e di continuare a svolgere la sua funzione.
Le verifiche sono state condotte con il “Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite”, facendo riferimento ai seguenti dati:
E’ stato utilizzato un programma di calcolo strutturale dedicato al progetto e alla verifica degli elementi in cemento armato, con solutore agli elementi finiti tridimensionale. La struttura è stata discretizzata come segue:
· Fondazione a platea in calcestruzzo armato mediante elementi bidimensionali tipo PLATE;
· Pareti in calcestruzzo armato mediante elementi bidimensionali tipo PLATE;
· Pilastri (in c.a.) e travi (in c.a. e in legno) mediante elementi monodimensionali tipo BEAM.
Immagine del modello:
Viste assonometriche del modello:
Sezione altimetrica fabbricato:
Negli schemi seguenti si riportano le armature tipo delle pareti ECOSISM® di spessore getto 20cm, in particolare quelle del piano terra, costituite da una doppia maglia di barre diametro 10mm e interasse massimo 30cm.
Le barre di armatura orizzontale e le forchette di chiusura vengono inserite per prime, ad interasse 30cm nella modularità della maglia tridimensionale in acciaio del cassero ECOSISM®; successivamente si inseriscono dall’alto le barre di armatura verticale con collegamenti trasversali in nr. di 9 al mq come prescritto dalla norma.
Il getto di calcestruzzo all’interno del pannello cassero autoportante ECOSISM® completa la realizzazione della parete.
Estratto pianta pareti piano terra:
Nel dettaglio riportato sopra si può vedere come sia sufficiente l’armatura base minima stabilita dalla normativa:
(1+1) Ø10/30cm: As= 5.24 cm2
getto sp. 20cm: Ac= 2000 cm2 → As/Ac= 0.26% > 0.2 %
Solo in alcuni punti maggiormente sollecitati si possono infittire le armature verticali od orizzontali oppure modificarne il diametro, a seconda dei risultati di verifica col modello di calcolo, eseguendo in questo modo un ottimale dimensionamento della sezione senza spreco di materiale e di costi.
Nota sulla classe di resistenza del calcestruzzo:
Considerato che la massiccia presenza di sezione resistente permette al calcestruzzo di lavorare sempre a bassi livelli di sollecitazione, la classe utilizzata, C25/30 (Rck300), è più che sufficiente a garantire il livelli di prestazione richiesti; un corretto mix-design potrà facilitarne il getto all’interno dei pannelli cassero ECOSISM®.
Altro fattore positivo è che il getto di calcestruzzo rimarrà confinato all’interno degli strati di isolante del cassero, trovando un ambiente protetto dagli agenti atmosferici esterni.
Dettagli costruttivi:
Anche nelle condizioni di carico più sfavorevoli, il calcestruzzo lavora a tensioni molto basse, giustificando l’approccio progettuale non dissipativo; quindi non è necessario individuare le “zone critiche” e non è necessario infittire le armature per confinare il calcestruzzo, venendo meno i nodi di duttilità e il concetto di gerarchia delle resistenze.
Grazie all’adozione del fatture di struttura q = 1 la progettazione a pareti ad armatura diffusa risulta più semplice di quella di un equivalente sistema a telaio, garantendo inoltre un livello prestazionale superiore, come descritto in precedenza.
Rif. §. 7.3.1 D.M. 14-01-2008: con fattore di struttura unitario, “La resistenza delle membrature e dei collegamenti deve essere valutata in accordo con le regole presentate nei capitoli precedenti” (per il cls: capitolo 4) “non essendo necessario soddisfare i requisiti di duttilità fissati nei paragrafi successivi“ (del capitolo 7).
Posa in opera MODULI ECOSISM a getto singolo 15+5NES42 e 5+5NES32 con partenza da platea di fondazione.
Posa in opera ECOSOLAIO.
Particolare trave – parete realizzata dentro al cassero ECOSISM.
Dettagli impianti ricavati nello spessore di materiale isolante cassero nel modulo ECOSISM.
Travi in legno lamellare di copertura in appoggio sulle pareti ECOSISM.
Viste Generali ingresso principale. I MODULI ECOSISM risultato gettati e pronti a ricevere la finitura ad intonaco armato.
Dettagli della finitura interna dei moduli ECOSISM con rivestimento.
Normativa italiana:
o D. M. Infrastrutture 14/01/2008 - “Norme tecniche per le costruzioni”
o Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti 02/02/2009, n. 617 - "Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche per le costruzioni"
Normativa europea:
o Eurocodice 2 - “Progettazione delle strutture di calcestruzzo”
o Eurocodice 8 - “Progettazione delle strutture per la resistenza sismica”
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