ISI ha presentato a SAIE Bari 2023 un programma ricco e dettagliato che prevedeva 14 speech aziendali della durata di 30 minuti dedicati ad approfondimenti tecnici e confronto tra gli esperti del settore e 3 convegni di grande attualità.
Nell’intervento di demolizione e ricostruzione di un edificio situato nel centro di Pescara, i numerosi vincoli da rispettare, hanno portato a formulare la proposta di un edificio di legno a telaio su una piastra di c.a. isolata. L’edificio attuale a 7 piani viene innalzato di due piani. Il piano terra sarà in calcestruzzo armato. Il solettone a soffitto del piano terra sarà montato su isolatori tipo friction-pendulum. Al di sopra sarà installata la struttura a 8 piani a telaio. Formata da colonne in acciaio, travi in GluLam, solai in CrossLam, soletta collaborante in c.a. ad assicurare adeguata rigidezza membranale e flessionale. Le pareti di tamponamento in legno, prefabbricate e prefinite, sono dotate di connessioni tarate per regolare la rigidezza laterale del telaio. L’elevato livello di prefabbricazione consente tempi di costruzione estremamente rapidi e costi contenuti.
Nell’attuale contesto delle infrastrutture, per ponti e viadotti, spesso si trascura lo sviluppo di flussi di lavoro ottimizzati tra le diverse discipline durante le fasi di progettazione e gestione. La collaborazione interdisciplinare è fondamentale per garantire l’interoperabilità sia orizzontale che verticale. In questa presentazione esplorerò tre categorie di infrastrutture: nuove costruzioni, esistenti ed esistenti che necessitano di intervento.
Per le nuove costruzioni presenterò il primo modello BIM rappresentativo del ponte sullo Stretto di Messina, mettendo in luce i vantaggi e le sfide legate alla modellazione. Per le strutture esistenti spiegherò quali tipi di dati sono necessari per una modellazione informativa completa, differenziando tra dati statici e dinamici, e illustrerò come definire un modello adatto per la gestione delle infrastrutture.
Per le strutture che richiedono di interventi strutturali esaminerò il caso del ponte Leonardo Da Vinci a Sasso Marconi, concentrandomi sull’interoperabilità verticale attraverso l’utilizzo dei software Midas per l’analisi strutturale e geotecnica.
MT Ricci ha creato un software conforme ai contenuti delle linee guida del DM 204 del 1 luglio 2022 per la valutazione dei rischi nei ponti esistenti.
Il software consente il censimento dell’opera, ne valuta i difetti e la classe di attenzione del rischio. Inoltre raccoglie dati precisi sul ponte consentendo analisi approfondite a più livelli. Attraverso la generazione automatica delle schede dei difetti per ogni elemento strutturale, semplifica la catalogazione, la tracciabilità ed il livello di questi per ogni elemento costruttivo. Attraverso le tabelle di riepilogo e di un database, è possibile visualizzare su una mappa interattiva su portale WEB_GIS tutte le informazioni necessarie ad una gestione efficace dei rischi (strutturale, idrogeologico e sismico) valutati per ogni singolo ponte.
A sette anni dal lancio sul mercato del GENIALE CAPPOTTO SISMICO, il primo esoscheletro in c.a. industrializzato e brevettato che permette l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico degli edifici esistenti in maniera non invasiva, presenteremo una rapida carrellata di interventi realizzati sia per edifici pubblici che privati. Illustreremo la flessibilità e la prefabbricazione della proposta ECOSISM che permette al CAPPOTTO SISMICO di essere altamente personalizzabile sia in termini di scelta dei materiali isolanti sia dei materiali di finitura che di ottimizzazione della parte strutturale grazie alla produzione off-site degli elementi costruttivi che garantiscono tempistiche estremamente ridotte di cantiere ed un totale controllo dei costi di realizzazione.
Uretek con oltre trent’anni di esperienza nel ripristino e consolidamento di strutture con iniezioni di resine espandenti, grazie a tecnologie brevettate, rapide e conservative, nell’ambito di interventi di messa in sicurezza e riduzione del rischio in
strutture esistenti presenta alcune case history riguardanti:
• Stabilizzazione di muri contro terra con TIRANTI MicroAnchors
• Consolidamento di solai a VOLTE di strutture storiche
• Interventi di iniezione atti a ridurre le VIBRAZIONI delle strutture
• Iniezioni Walls Restoring per consolidare MURATURE ammalorate
Verranno trattati gli aspetti normativi, le soluzioni che propone Uretek, test di verifica e monitoraggi.
Inoltre, Uretek consolida terreni di fondazione e pavimentazioni, arresta infiltrazioni in strutture controterra e riempie cavità.
I recenti eventi calamitosi (terremoti, alluvioni) ci ricordano costantemente quanto il costruito sia particolarmente fragile e sotto costante pericolo. Il “monitoraggio in continuo” delle strutture e infrastrutture gioca in quest’epoca un ruolo determinante in quanto consente non solo di tenere sotto controllo la struttura durante l’intera vita utile, ma anche di eseguire una diagnosi post evento in modo da valutarne lo stato di salute.
L’intervento, attraverso casi studio, affronta il tema del monitoraggio strutturale applicato a differenti tipologie edilizie: edifici residenziali esistenti adeguati sismicamente mediante isolamento alla base e viadotti in muratura e cemento armato monitorati attraverso tecniche di monitoraggio eterogenee ed integrate. Verranno mostrate reti di sensori (in situ e remote) integrate con misure topografiche al servizio della sicurezza delle strutture.
Nel patrimonio edilizio italiano, i fabbricati in muratura rivestono un'importanza particolare, derivante dallo sviluppo del nostro tessuto urbano e dalla consistente presenza di edifici storici, spesso non a norma, se analizzati secondo le recenti disposizioni nazionali.
Al fine di progettare miglioramenti o adeguamenti sismici, l’impiego di software dedicato può risultare molto utile poiché consente di applicare con sicurezza e rapidità normative in continua evoluzione, talvolta di non semplice interpretazione e non sempre al passo con le più recenti tecnologie.
Saranno illustrate le possibilità di rinforzo degli elementi in muratura offerti da Sismicad, dalle più tradizionali alle più innovative, sia per le pareti che per i pilastri in muratura.
Il seminario offre un’introduzione ai sistemi di controllo attivo per la protezione sismica, concentrandosi sui principi di funzionamento degli Active Mass Damper. Saranno esplorate le differenze tra questi e altre tecnologie di retrofit, evidenziando i vantaggi e lelimitazioni di ciascuna. Un’attenzione particolare sarà dedicata al dimensionamento degli AMD, illustrando le metodologie e gli aspetti chiave da considerare. Infine, sarà presentato un caso studio per dimostrare l’efficacia e l’applicabilità pratica di tali sistemi, fornendo spunti concreti per la progettazione integrata. L’obiettivo del seminario è fornire una panoramica completa sulla tecnologia degli AMD, consentendo ai partecipanti di acquisire conoscenze pratiche e approfondite su questo campo in continua evoluzione.
Casi studio per la valutazione degli edifici esistenti. Tecniche di modellazione, analisi lineari e non lineari, verifiche dei comportamenti globali e dei meccanismi locali, interventi di rinforzo e classificazioni sismiche. Saranno illustrati alcuni progetti reali, risolti con MasterSap, relativi a strutture in cemento armato e muratura: dall’analisi dello stato di fatto alla progettazione dei rinforzi strutturali, per garantire ad ogni progetto un adeguato livello di sicurezza sismica.
L’incontro ha l’obiettivo di presentare un caso di studio relativo a un intervento di rinforzo sismico a secco su un edificio scolastico che presentava alcune vulnerabilità da un punto di vista sismico. Il fabbricato era costituito da una struttura a telaio in c.a con pareti di tamponamento in muratura, caratterizzate da un doppio paramento con una camera d’aria interna. Una volta esaminate le condizioni delle pareti, che erano particolarmente snelle e sensibili al rischio di ribaltamento fuori piano, Progetto Sisma ha proposto l’applicazione del sistema di rinforzo Sismagrid. Tale soluzione è costituita da una maglia in acciaio, formata da bande metalliche di basso spessore, installabile direttamente sulle pareti esterne (sia intonacate che faccia vista).
Alla fine del 2018 prima che venissero emanate le Linee Guida per i sistemi FRCM e CRM Biemme S.r.l. ha deciso di intraprendere una strada parallela rispetto e oltre a quella dei CVT. Abbiamo constatato che esistevano almeno due EAD (European Assessment Document) riguardanti i sistemi di rinforzo ma non soddisfacevano le nostre aspettative e tantomeno i nostri obiettivi. Nessun EAD era stato pensato e scritto al fine di ottenere un’ETA (European Technical Assessment) di «SISTEMA», esistevano per alcune reti di rinforzo e per connettori, ma nessuno che prevedesse anche una matrice inorganica, lasciando così la possibilità ai fruitori di queste ETA di poter utilizzare qualsiasi malta senza però sapere effettivamente se i rinforzi e le matrici avessero potuto LAVORARE bene insieme. Biemme ha così deciso di scrivere un nuovo EAD, che oltre al concetto di SISTEMA prevedesse l’utilizzo di una rete super FLESSIBILE e ad aderenza migliorata. È stato pensato e scritto in collaborazione con ITC-CNR un nuovo EAD (Documento per la Valutazione Europea), semplice e completo, un EAD appunto fatto su un sistema: RETE + CONNETTORE + MATRICE INORGANICA Anche questo, oltre al tipo di rete, può considerarsi una grande innovazione nel mercato dei rinforzi. Con l’accettazione dell’EAD da parte di tutti i TAB europei (Technical Assessment Body), abbiamo iniziato la campagna di test sui diversi supporti (mattone pieno, tufo e pietra) sempre in collaborazione con ITC-CNR e Università del Salento di Lecce. Il conseguimento della certificazione europea ETA del nostro sistema di rinforzo strutturale ARMATEX TOTAL ETA rappresenta un ottimo traguardo per tutti i materiali compositi in applicazioni civili. Il sistema è idoneo per il consolidamento e la riqualificazione strutturale di elementi in muratura costituiti da supporti in mattone pieno, tufo e pietra naturale, tale sistema è inteso sia come elemento di messa in sicurezza, di rinforzo a flessione, taglio, sforzo assiale e presso-flessione sia come miglioramento delle prestazioni meccaniche di resistenza e rigidezza, nei casi di carichi statici, sismici e dinamici. Ulteriore scopo del sistema è quello di incrementare la resistenza di elementi strutturali danneggiati o sotto-dimensionati e di aumentarne la duttilità nei confronti delle azioni sismiche.
Si tratta di un Kit di consolidamento e/o miglioramento strutturale applicabile sia a basso spessore (FRCM) sia ad alto spessore (CRM). Denominato FRCS (Fiber Reinforced Composite System), il kit Biemme risulta essere un sistema di consolidamento strutturale di elementi architettonici composto da una rete in fibra di vetro AR (alcali resistente), biassiale (0°- 90°) e bilanciata, da una malta la cui funzione è principalmente di adesione e/o di capacità portante, e da connettori pre-resinati “open-end” in fibra di vetro AR, i quali, in funzione della tipologia di intervento possono essere applicati o passanti o da un lato della muratura con il fine di aumentare la resistenza a taglio e l’efficacia di confinamento dell’elemento strutturale di supporto. La rete strutturale in vetro AR è ricoperta da un appretto protettivo alcali resistente di tipo termoindurente. Tale appretto, di raffinata tecnologia, rende comunque la rete modellabile, adattabile alle forme delle varie superfici dove il sistema viene applicato e senza memoria di forma. La rete, è inoltre caratterizzata da una superficie scabra ottenuta tramite applicazione di filler il cui fine è quello di aumentare le performance di adesione della stessa alla matrice inorganica. La rete si applica al supporto mediante malta strutturale a base calce NHL M15 marcata CE (in accordo alle norme UNI EN 459-1 e UNI EN 998-2 in sistema 2+). Applicabile su ogni tipo di supporto Rete Struktura 590 ETA di è realizzata con una luce maglia pari a 30x30 mm (FRCM-CRM). Lo spessore di applicazione va da 10 mm a 40 mm (FRCM-CRM)
Nell'intervento si analizzeranno gli scenari possibili per la qualificazione energetica e sismica, anche in vista della legge di Bilancio per il 2024. Saranno analizzati gli incentivi già previsti, con qualche ipotesi sulle possibili novità.
Gli interventi locali, definiti al paragrafo 8.4.1 delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018 riguardano singole parti o elementi della struttura. Il progetto e la valutazione della sicurezza sono generalmente riferiti alle sole parti interessate. Compito del tecnico è dimostrare che non vengano prodotte sostanziali modifiche al comportamento di altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi non comportino una riduzione dei livelli di sicurezza preesistenti. In questa presentazione vedremo applicazioni pratiche di PRO_SAP e PRO_ILC il software pensato specificamente per gli interventi locali e vedremo come integrare le informazioni in PRO_SMB per ottenere la relazione e accedere al sismabonus.
La Costituzione italiana nell’art. 9 “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Già con la legge n° 778 del 1922 “per la tutela delle Bellezze Naturali e degli immobili di particolare interesse storico” e poi con le leggi di tutela del 1939 (1089 e 1497), Lo stato si impegna nella Salvaguardia del Patrimonio ai fini della Tutela. Il primo tema da affrontare in merito alla Tutela dei Beni Culturali è quello dell’identificazione di cosa si intenda per “Patrimonio” Culturale, Ambientale e Paesaggistico”. La cultura europea riconosce ormai in forma consolidata l’attività antropica storicizzata ed il valore documentale di questa attività come chiave di lettura per l’individuazione di cosa appartenga al “patrimonio culturale” e sia pertanto da assoggettare a Tutela. Da diversi anni il Ministero della Cultura si è attrezzato per il “monitoraggio dei beni tutelati”, dapprima identificandoli cartograficamente e censendone lo “stato di conservazione” in forma sintetica, ma con lo svilupparsi delle strumentazioni tecniche e della sensibilità, l’attività di monitoraggio dei Beni Tutelati si è man mano ampliata alla consapevolezza della necessità di una “prevenzione”. In un articolo del 25 maggio 2012 su “Il Foglio” Bruno Zanardi elevava la figura di Giovanni Urbani (opere degli anni ’70-’80) ad emblema contro la cattiva politica italiana, e dei restauratori in particolare nella poca attenzione alla prevenzione, portando ad esempio innanzitutto i danni simici, a partire dal crollo nel 1997 delle cupole dipinte della Basilica di Assisi per finire con il sisma de L’Aquila.
In questo senso si aprono diversi scenari che vanno dal monitoraggio preventivo della compatibilità degli interventi restaurativi al monitoraggio del rischio. Negli anni più recenti, presa consapevolezza dell’intrinseca “fragilità” degli elementi del patrimonio si aggiunge anche il tema del monitoraggio dell’esposizione agli agenti degradativi delle superfici che costituisce probabilmente una delle nuove frontiere della ricerca scientifica nel settore del Restauro.
G&P INTECH è un’azienda specializzata nella produzione di prodotti e tecnologie innovative per il settore delle costruzioni, delle infrastrutture, del recupero e della sismica. G&P INTECH opera da qualche decennio, con le proprie tecnologie e con il proprio staff tecnico, nel fornire soluzioni a progettisti ed imprese che eseguono interventi strutturali nelle aree colpite e soggette ad eventi sismici, attraverso i materiali compositi di rinforzo ed i sistemi di dissipazione e isolamento. Nell’intervento verranno velocemente trattati aspetti progettuali, tecnologici e operativi relativi al ripristino, al consolidamento e alla protezione delle strutture in calcestruzzo esistenti. In particolare verranno illustrati alcuni materiali e le tecniche d’intervento funzionali all’esecuzione delle opere, previsti all’interno del contesto normativo nazionale.
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