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Sismocell - Comunicato Stampa

Sismocell, dispositivo antisismico, rinnova il suo look sul web e sarà presente a una
serie di incontri sul miglioramento sismico delle strutture prefabbricate.

Pubbl. il 16 aprile 2014 ore 00:35 | ISI

Bologna, 16 aprile 2014 – Sismocell, dispositivo antisismico in acciao e fibra di carbonio, rinnova il suo look sul web. E’ on line il nuovo sito: www.sismocell.com con informazioni tecniche e una panoramica su aspetti salienti del terremoto che ha colpito Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto nel maggio 2012. Navigando si troveranno approfondimenti riguardanti i danni provocati all’economia del territorio e sul quadro normativo che regola la programmazione delle opere e il rilascio delle certificazioni per il miglioramento sismico delle attività produttive. Da maggio al via una serie di seminari che si svolgeranno in alcune città del cratere sismico (Reggio Emilia, Ferrara e Modena), organizzati da Reglass H.T. S.r.l. di Minerbio (Bo), e rivolti a tecnici e strutturisti per illustrare gli studi più recenti per la messa in sicurezza dei capannoni industriali. 
 
In seguito al terremoto del maggio 2012 sono state dichiarate inagibili 8.575 attività sulle 13.362 che sono state verificate nei vari comparti produttivi del territorio: tessile, meccanica, biomedicale, agricoltura e ceramica (fonte Sole 24 ore, 29 ago 2012). La mancanza di un collegamento di tipo meccanico tra trave e pilastro è stata tra le cause principali dei gravi danni e dei crolli degli edifici prefabbricati. A ottobre 2013, secondo una stima di Confindustria Emilia-Romagna, la produzione nelle aree colpite è ripresa all’80% della capacità antecedente il sisma. 
Sono molte dunque le aziende che hanno già ottemperato alle prime e più urgenti misure previste dalla legge 122/2012. Tante però, in particolare quelle che non essendo state “testate” dal terremoto con un’accelerazione spettrale pari o superiore al 70%, devono ancora programmare quegli interventi da attuare in più ampio periodo di tempo per ottenere il certificato di agibilità sismica definitiva. 
 
Sismocell, cella cilindrica a plasticità controllata in acciaio e fibra di carbonio potrebbe rappresentare una soluzione ottimale in termini di costi e risultati. Montato sul nodo di collegamento trave-pilastro dei prefabbricati in cemento armato, serve a realizzare vincoli a fusibile non rigidi e conferisce capacità dissipative alla struttura. In alcuni casi, con il suo utilizzo, si realizza un miglioramento sismico definitivo (il 60% del livello di sicurezza costruttiva prevista per i nuovi edifici, da raggiungere in un determinato arco temporale per l’ottenimento dell’agibilità sismica definitiva, L. 122/2012) o comunque un miglioramento sismico tale da aprire la strada ad una progettazione complementare più leggera in termini di spesa e di disagi per le attività produttive. 
 
Progettato in collaborazione con l’Università di Bologna e ideato da Reglass H.T. S.r.l., azienda leader nel mondo per lo studio e la progettazione delle applicazioni della fibra di carbonio il dispositivo è stato brevettato nel 2012 e ha ottenuto la marcatura CE come vincolo a fusibile di tipo meccanico in conformità alla normativa europea UNI EN 15129 "Anti-seismic devices".
 
Il Gruppo Reglass - Azienda famigliare con sede a Minerbio nasce nel 1911. Impiega 80 addetti e fattura oltre 20 milioni di euro di cui l’8% reinvestito in attività di ricerca. Una percentuale che si prevede in aumento grazie all’assegnazione delle risorse europee del Settimo programma quadro per la ricerca con due progetti rispettivamente: uLites, Ultra-lightweight structure e Scypri, Smart cylinders for flexographic printing industry. Uno riguarda l’edilizia, l’altro gli Smart roller, rulli intelligenti ideali nel settore dello stampaggio e della produzione dei film plastici. La società opera da oltre 35 anni nel settore dei materiali compositi in fibra di carbonio nelle sue divisioni: articoli e componenti per lo sport e industria. Vanta 22 brevetti. Lo stabilimento in cui vengono prodotti i rulli e tubi in carbonio, occupa un'area coperta di circa 5000 mq. 
 
 


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