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Cellula antisismica - Madis Room, la stanza a prova di terremoto

In occasione della Quarta Edizione del Salone della Ricostruzione tenutosi all'Aquila il 1° Aprile, la Madis Costruzioni di Pescara ha presentato la Madis Room, una stanza anti-sismica capace di reggere l’urto anche nel caso di terremoti dalla magnitudo elevata.

Pubbl. il 07 aprile 2014 ore 00:36

Tale tecnologia permette di coniugare la protezione sismica con il minimo impatto visivo. La struttura modulare in acciaio, rivestita con un tessuto di fibre sintetiche ad alta tenacità antisfondamento viene inserita all'interno dell'ambiente da proteggere senza alterare l'aspetto dell'ambiente. Questo sistema è capace di garantire una protezione straordinaria da urti e lesioni causate da crolli, calcinacci, macerie e smottamenti.

La Madis Room è costituita da elementi metallici in acciaio con specifiche caratteristiche. La gabbia metallica è rivestita da un tessuto costituito da filati ad alta tenacità che avvolgono completamente la gabbia metallica. Le finiture sono costituite da rivestimenti con pannelli in cartongesso, attacchi di impianti elettrici o idraulici, dalla pavimentazione del tipo prescelto il tutto posto secondo precise disposizioni.

Questa tecnologia può adattarsi a qualsiasi genere di stanza, non modifica la fruizione degli ambienti, si installa in tempi brevi, beneficia degli incentivi statali sulle ristrutturazioni (detrazione 50% del costo) e accresce l’isolamento termo-acustico per una fruizione più confortevole. Inoltre, a lavori ultimati, nessuno si accorgerà del montaggio della struttura.

Guarda il video Madis Room....

Antonio D'Intino, Prevenzione Sismica e Innovazione

"Negli ultimi mille anni circa 3 mila terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi hanno avuto effetti distruttivi e, addirittura, uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici come il terremoto dell’Aquila del 2009. Il territorio italiano è fortemente esposto al rischio sismico, quindi prepararsi ad affrontarlo è fondamentale. La sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abitiamo. Se è costruita in modo da resistere al terremoto non subirà gravi danni e ci proteggerà.

 

E’ il crollo delle case che uccide, non il terremoto

Quando avverrà il prossimo terremoto nessuno può saperlo ma, sappiamo bene, cosa aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze devastanti. Perché, se è impossibile evitare un terremoto, è invece possibile mitigare gli effetti sulla popolazione in modo che non si trasformino in tragedia. L’unica arma che abbiamo per fare questo è la prevenzione. Non possiamo più permetterci di procedere con la sola logica delle emergenze e versare lacrime di coccodrillo dopo ogni catastrofe. Dobbiamo riuscire a lanciare quel piano di prevenzione sismica che ancora manca in Italia, per salvare vite umane oggi pericolosamente a rischio, nel 75% del territorio nazionale.

 

Bisogna rendersi conto che si muore di terremoto per l’assenza di prevenzione

Purtroppo questo tema diventa molto popolare solo quando ci sono da piangere morti. Non possiamo più permetterci incuria e mancanza di cultura della prevenzione. Lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità:

  • indagini di microzonazione sismica;
  • interventi per rendere più sicuri gli edifici pubblici strategici e rilevanti;
  • incentivi per interventi di miglioramento sismico di edifici privati.
 
Sappiamo tutti però, che non é sufficiente per rendere sicuri gli edifici dove lavoriamo ed abitiamo. Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le nuove normative sismiche, ma le costruzioni esistenti? Il patrimonio edilizio italiano, costruito prima degli anni 80, pari a circa l’80% dell’esistente, andrebbe messo a norma. Tutti siamo d’accordo, ma sappiamo anche che è un’opera ciclopica e non sempre si può fare per diversi motivi:
  • il primo motivo è economico;
  • pensiamo al patrimonio edilizio nei centri storici;
  • al patrimonio edilizio vincolato e sotto tutela;
  • a quel patrimonio edilizio dove non si può intervenire per motivi tecnici;
  • e per ultimo, ma forse per il motivo più importante, non possiamo intervenire, con la prevenzione, sull'insieme delle palazzine per la frammentazione della  proprietà privata, dove non raggiungendo l’unanimità, è impossibile intervenire.
 
E’ da queste considerazioni che nasce un nuovo concetto di sicurezza antisismica
 
Le emozioni e il dolore che ho provato personalmente per la sofferenza patita dagli amici aquilani durante lo sciame sismico con il tragico epilogo nella notte del 6 aprile di 5 anni fa mi hanno indotto a pensare, progettare e brevettare una sicurezza passiva da installare in tutti quei fabbricati dove, per i motivi prima citati, non è possibile fare una diversa prevenzione. Da qui è nata la Madis Room cellula antisismica. In caso di terremoto, grazie a questa stanza si affronta lo sciame sismico in maniera completamente diversa che nel passato. Se ieri si cercava riparo sotto un tavolo, accanto ad un muro portante, in strada, con la Madis Room, ci si sistema comodamente nella stanza protetta attendendo che lo sciame passi, magari giocando con i propri figli per tranquillizzarli. Niente più corse fuori con il rischio di essere colpiti dai calcinacci dei cornicioni, niente più paure per le persone anziane che hanno una mobilità limitata. La Madis Room, può avere altre funzioni, fungere da stanza sicura evitando l' accesso a ladri e malintenzionati e può essere un rifugio in caso di incendi in attesa dei soccorsi, senza dimenticare naturalmente che nasce come strumento di prevenzione per salvare vite umane ed aiutare a vivere in armonia nella propria abitazione, nasce come guscio che cancella l'ansia da terremoto e protegge quanto si ha di più prezioso: la vita propria e di chi ci sta a cuore."

 



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