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Terremoto Emilia: ancora disponibili 67 milioni per la messa in sicurezza dei capannoni

Contributi per interventi di messa in sicurezza dei capannoni. Le novità introdotte dall’ordinanza n.52 del 29 aprile

Pubbl. il 08 maggio 2013 ore 00:40 | Regione Emilia Romagna

Prosegue l'impegno per la messa in sicurezza delle imprese colpite dal terremoto. Con la firma dell'ordinanza n.52 del 29 aprile si apre una nuova finestra del bando Inail per la messa in sicurezza dei capannoni delle imprese nelle zone terremotate. Le risorse ancora a disposizione sono pari a 67,2 milioni di euro circa.Tra le principali novità introdotte dall'ordinanza c'è la possibilità di effettuare interventi di miglioramento sismico ed è stata abbassata la spesa minima ritenuta ammissibile per rispondere alle esigenza delle piccole imprese. Inoltre si è stabilito che si potrà presentare la domanda in un unico periodo che va dal 30 aprile compreso al 14 giugno 2013.

Possibilità di effettuare interventi di miglioramento sismico, abbassamento della spesa minima ritenuta ammissibile e presentazione delle domande di contributo in un unico periodo. Sono alcune delle novità introdotte dall’ordinanza n. 52 del 29 aprile 2013 firmata dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani, con cui si apre una nuova finestra del bando Inail per la messa in sicurezza dei capannoni delle imprese nelle zone terremotate.  Le risorse ancora a disposizione sono pari a 67,2 milioni di euro circa.
 
La prima finestra del bando, destinata al finanziamento di interventi per la rimozione delle carenze strutturali, si è aperta l’8 marzo e si è chiusa l’8 aprile 2013. Sono state presentate 133 domande: di queste 122 hanno chiesto l’erogazione in un'unica soluzione mentre 11 in 2 soluzioni. I costi previsti per il totale degli interventi ammontano a 8,1 milioni di euro, mentre la stima del contributo risulterebbe pari a 5,6 milioni. I lavori istruttori sono iniziati immediatamente rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle domande; attualmente sono in corso di acquisizione i documenti e le informazioni necessarie per chiudere le procedure di valutazione entro il mese di maggio.
 
Cosa prevede la nuova ordinanza.....
 
Le modifiche più significative apportate dalla nuova ordinanza riguardano alcuni punti specifici. Innanzitutto, c’è la possibilità di effettuare interventi di miglioramento sismico con un costo riconosciuto fino a un massimo di 65 euro per metro quadro per ogni 10 punti percentuali di differenza tra il livello di sicurezza sismica di partenza e il livello di sicurezza sismica raggiunto con l’intervento. Inoltre, la spesa minima ritenuta ammissibile viene abbassata a 4.000 euro per rispondere meglio alle esigenze delle piccolissime imprese.
 
Sarà possibile presentare la domanda in un unico periodo che va dal 30 aprile compreso al 14 giugno 2013, eliminando quell’intervallo temporale previsto nell’ordinanza n. 23/2013 che interrompeva per 15 giorni la possibilità di presentare le istanze. In caso di stanziamento di nuove risorse finanziarie o di accertamento di risorse derivanti da economie, il Commissario si riserva la facoltà di provvedere alla riapertura delle procedure. 
La nuova ordinanza stabilisce che la domanda, anche riferita a più immobili, può riguardare il solo rafforzamento locale, il solo miglioramento sismico o entrambi gli interventi; per il solo miglioramento sismico è possibile anche presentare domanda per interventi non ancora effettuati che saranno collocati in apposita graduatoria.
 
Nel caso di imprese che abbiano già presentato domanda sulla prima finestra è possibile presentare una seconda domanda. Il contributo massimo concedibile nel caso di intervento di solo miglioramento sismico è di 149.000 euro. Gli interventi di rafforzamento locale più quelli di miglioramento sismico, relativi anche a più immobili, ma riferiti allo stesso beneficiario, possono arrivare a un massimo di 200.000 euro. Per valutare le domande, evitando ulteriori richieste di chiarimenti, sono state apportate alcune specificazioni da introdurre negli allegati e nelle perizie giurate. Le risposte alle integrazioni o chiarimenti devono arrivare alla Regione, tramite l’applicativo web, entro il termine massimo di 15 giorni.
 
 
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