Il provvedimento estende l'applicazione degli sconti fiscali per il miglioramento sismico dei fabbricati (fino all'85% della spesa entro un tetto di 96mila euro) oltre alla zona 1 di massima pericolosità sismica (che comprende solo 708 comuni), anche nelle zone 2 (2.345 comuni) e 3 (1.560 comuni). Solo i 3.488 comuni compresi nella zona 4, quella a più basso indice di pericolosità sismica, rimangono attualmente esclusi dall’accesso agni incentivi.
L’estensione suddetta è stata richiesta da ISI in molteplici occasioni, sia in interventi pubblici che durante le interazioni con i Governi in occasione della definizione della Legge di Bilancio 2018 e della Legge di Bilancio 2019.