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Resistenza al Fuoco dei Giunti Strutturali

Un tema di grande rilevanza nell’ingegneria sismica è dato dalla continuità della compartimentazione al fuoco in corrispondenza dei giunti strutturali.

Pubbl. il 06 marzo 2013 ore 10:45 | TecnoKGiunti

I giunti, indispensabili ai fini strutturali per consentire la compensazione dei movimenti di natura termica e sismica evitando fenomeni di martellamento, richiedono infatti opportuni accorgimenti per garantire:

  • Continuità superficiale delle pavimentazioni (generalmente affidata a sistemi che coniugano alta deformabilità nel piano orizzontale e adeguata resistenza ai carichi verticali),
  • Continuità di impianti,
  • Tenuta all’aria e tenuta idraulica (giunti verso l’esterno a parete o solaio),
  • COMPARTIMENTAZIONE AL FUOCO.
 
Maggiori sono i movimenti, generalmente associati all’azione sismica, maggiore è l’impegno progettuale che occorre dedicare al tema.
 
Le attuali norme non prevedono la combinazione di eventi rari quali sisma ed incendio, occorre però precisare con riferimento alla resistenza al fuoco, che pur non essendo necessariamente congiunti gli eventi è importante che i movimenti fra le strutture non limitino l’efficacia di impianti antincendio e compartimentazione attraverso i giunti, essenziali proprio anche a seguito di detti eventi.
 
Sarà responsabilità della parte progettuale stabilire, anche in funzione dell’ambito d’uso dell’edificio, se preservare impianti e compartimentazioni antincendio dei giunti per i movimenti attesi allo SLD o allo SLV.
 
Le norme attualmente non prevedono infatti di testare i prodotti durante il movimento delle superfici “giuntate” ma gli stessi, in funzione della forma e del tipo di vincolo alle strutture, devono consentire movimenti predeterminati e garantiti per poi tornare in posizione di riposo conformi ai prototipi sottoposti a prove di laboratorio svolte e finalizzate all’ottenimento dei necessari certificati.
 
CERTIFICAZIONI
 
Particolarmente attuale è l’argomento essendo da poco entrato in vigore il DECRETO del 16 febbraio 2007 che aveva come ultima proroga per i rapporti di prova rilasciati ai sensi della circolare (Ministero dell'interno - Servizi antincendi) 14 settembre 1961, n. 91 la data del 25 Settembre 2012.
 
Dal 25 Settembre 2012 è quindi in vigore tale decreto che vale ai fini dell’accettazione dei prodotti (compresi i sistemi di giunzione) ed elementi costruttivi da parte dei Direttori dei Lavori dei cantieri edili.
 
Di seguito riportiamo un estratto del suddetto DECRETO 16 febbraio 2007 riferito al tema dei giunti:
 
Art. 1.          Campo di applicazione e definizioni
 
1. Il presente decreto si applica ai prodotti e agli elementi costruttivi per i quali è prescritto il requisito di resistenza al fuoco ai fini della sicurezza in caso d'incendio delle opere in cui sono inseriti.
 
Art. 2.          Classificazione di resistenza al fuoco
 
1. I prodotti e gli elementi costruttivi sono classificati in base alle loro caratteristiche di resistenza al fuoco, secondo i simboli e le classi indicate nelle tabelle dell'allegato A al presente decreto
 
Art. 3.          Prodotti per i quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco
 
3. Per tutti i prodotti, con esclusione di quelli di cui al successivo comma 4, per i quali non è ancora applicata la procedura ai fini della marcatura CE in assenza delle specificazioni tecniche e successivamente durante il periodo di coesistenza, l'impiego in elementi costruttivi e opere in cui è prescritta la loro classe di resistenza al fuoco, è consentito in conformità alle specifiche di cui al successivo art. 4.
 
Art. 5.          Norme transitorie
 
1. I rapporti di prova di resistenza al fuoco rilasciati ai sensi della circolare MI.SA. (Ministero dell'interno - Servizi antincendi) 14 settembre 1961, n. 91, dal laboratorio di scienza delle costruzioni del Centro studi ed esperienze del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ovvero da laboratorio autorizzato ai sensi del decreto del Ministro dell'interno 26 marzo 1985, sono da ritenersi validi, ai fini della commercializzazione dei prodotti ed elementi costruttivi oggetto delle prove, nel rispetto dei seguenti limiti temporali: rapporti emessi entro il 31 dicembre 1985: fino a un anno dall'entrata in vigore del presente decreto; rapporti emessi dal 1° gennaio 1986 al 31 dicembre 1995: fino a tre anni dall'entrata in vigore del presente decreto;
 
Allegato A: CLASSI
 
A.4.5 - Si applica a Sistemi di sigillatura di fori passanti e di giunti lineari
 
Norme EN 13501-2; EN 1366-3,4
 
Classificazione :
 
E  15      30 45 60 90 120 180 240
 
EI 15 20 30 45 60 90 120 180 240
 
La norma europea UNI EN 13501-2 regolamenta la classificazione di reazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione (da non confondere con la resistenza al fuoco). Anche in presenza di una classificazione europea, in Italia è necessaria tutt'ora l'omologazione nazionale, tranne per prodotti per i quali esiste una norma di prodotto europea, quindi con l'obbligo di marcatura CE.
 
La norma EN 1366-3,4 specifica un metodo per determinare la resistenza al fuoco delle sigillature dei giunti lineari basata sul loro utilizzo finale previsto
 
 
PRODOTTI CONFORMI A TALI SPECIFICHE ATTUALMENTE DISPONIBILI: K FIRE PAD, K FIRE  CABLE della Tecno K Giunti S.r.l. con test di laboratorio del 20 Sett. 2012 per giunti fino a 1 m di ampiezza e classe EI 180
 
 
 


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