ASSOCIAZIONE ISI
Ingegneria Sismica Italiana

ISI dal 2011 è riferimento per l'ingegneria delle costruzioni, la sicurezza di strutture e infrastrutture e le tecnologie antisismiche

L’evoluzione della tecnica nella prevenzione Sismica: a L’Aquila il Congresso di ISI

Luglio 06, 2019 - 13:33 da ISI
L’evoluzione della tecnica nella prevenzione Sismica: a L’Aquila il Congresso di ISI


 
Dal 26/06/2019 al 28/06/2019

Si è svolto a L’Aquila, il 27 e 28 giugno presso la Facoltà d’Ingegneria, il primo congresso nazionale dell’Associazione ISI – Ingegneria Sismica Italiana. Ingenio, Media Partner dell’evento ha realizzato il seguente reportage.

La due giorni si è tenuta presso la Facoltà d’Ingegneria del capoluogo abruzzese dove si sono svolti i numerosi seminari tecnici a cui sono seguite le visite ai cantieri, insieme alle aziende che hanno fornito le tecnologie per la ricostruzione.

 
Oltre alla visita alle abitazioni di Bazzano, realizzate per il Progetto C.A.S.E, il programma ha previsto anche quella al Palazzo di Giustizia, riaperto nel pieno delle sue funzionalità nel 2015 e agli edifici del centro storico, tra cui la Basilica di Santa Maria di Collemaggio e la chiesa di San Bernardino.
 
A L'Aquila il primo Congresso dell'Ingegneria Sismica Italiana
 
“Non poteva che svolgersi a L’Aquila il primo Congresso della nostra Associazione, che avviene a dieci anni dal tragico terremoto che ha colpito questa città” ha detto l’ing. Luca Ferrari, presidente di ISI.
 
Il Presidente Ferrari ha ringraziato le autorità, il direttore dell'Associazione e chi ha dedicato le proprie energie e risorse aquesto evento, e ha quindi illustrato il programma del Congresso.
 
 
Intervista: Luca Ferrari, Ricostruzione L'Aquila, unicum a livello a mondiale 
 
Siamo gli unici professionisti messi sotto tutela, ma questo non ci tutela
 
“A L’Aquila abbiamo visto  procedimenti sugli eredi di professionisti che hanno firmato negli anni dei progetti. Sui nostri figli cadono le responsabilità delle nostre firme”.
 
E’ quanto ha affermato Pierluigi De Amicis, presidente dell’Ordine degli Ingegneri de L’Aquila, che ha poi evidenziato come, malgrado questa assoluta responsabilità che il professionista si assume, poi il suo progetto sia posto sotto il controllo di chi deve poi rilasciare un’Autorizzazione Sismica. “E’ come se un medico prima di fare un’operazione dovesse fare approvare il suo progetto di intervento, e’ come se un giudice dovesse fare controllare la sua sentenza prima di farla emettere”. 
 
Un’Autorizzazione che poi non deresponsabilizza il professionista.
 
Peraltro si osserva che abbiamo tanti paletti iniziali e poi manchiamo in quelli che sono i controlli finali. E’ il collaudo finale il vero atto atto principale che conclude il percorso, eppure è questo a non essere controllato.
 
 
Intervista: Pierluigi De Amicis, Genio Civile torni a funzione di controllo nei cantieri
 
 
Codice Appalti: non solo semplificazione ma soprattutto chiarezza
 
Geraldo Di Maio, del provveditorato interregionale, ha portato i saluti del provveditore Rapisarda.
 
Anche Di Maio ha sottolineato l’importanza della semplificazione, che non può però passare che attraverso una procedura e una normativa chiara.  La chiarezza è importante, soprattutto per chi si deve poi assumere delle responsabilità, e non solo sulla progettazione e realizzazione, ma anche di chi è responsabile del procedimento, dalla gara alla consegna finale dell’opera.
 
 
Intervista: Gennaro Di Maio, con Sblocca Cantieri ora risposte immediate
 
 
20 miliardi spesi a L’Aquila dopo il terremoto
 
“Intervenire sulla vulnerabilità un dovere morale” è quanto affermato da Salvatore Provenzano, di USRA, ricordando che il terremoto sia un evento naturale, a cui l’unico rimedio è quello dell’investimento in prevenzione.
 
D’altronde la gestione dell’emergenza post sismica negli ultimi 50 anni è costata mediamente 3,5 miliardi l’anno. Solo il Terremoto de L’Aquila è costato più di 20 miliardi.
 
Eppure la magnitudo del 6 aprile 2009 non aveva una magnitudo particolarmente alta, ma il territorio era molto abitato, e gli edifici erano molto vulnerabili. Queste le ragioni di una grande tragedia.
 
Provenzano ha poi ricordato il decreto 39 del 24 giugno 2009, n. 77, che già conteneva importanti indicazioni sulla gestione del post sisma e portò subito alla ricostruzione degli edifici che avevano avuto danni più deboli e avviata la fase di costruzione dei nuovi edifici, con l’obiettivo di eliminare nei tempi più brevi le tendopoli.
 
Provenzano ha quindi ricordato come la fase dell’emergenza sia terminata a livello normativo nel 2012, quando viene istituito l’USRA per supportare il territorio nelle attività di ricostruzione.
 
Provenzano ha illustrato le procedure seguite per la gestione della ricostruzione, e poi ha ricordato i dati molto interessanti relativi all’analisi delle casistiche, sia sul tipo di strutture che hanno ricevuto dei danni, sia il tipo di intervento ... informazioni molto utili per un’analisi tecnica.
 
Infine, Salvatore Provenzano ha cercato di fare il punto sulla ricostruzione de L’Aquila “ma quale ricostruzione, degli immobili privati, degli edifici pubblici, dell’attività economica, della vita sociale? Per la ricostruzione degli edifici privati si è arrivati a circa il 75% del patrimonio danneggiato.”.
 
Sul sito di USRA tutti i dati e le informazioni su quanto fatto.
 
 
Intervista: Salvatore Provenzano, "Da L'Aquila un bagaglio di conoscenze che deve essere condiviso, ora investire sul monitoraggio“ 
 
 
Tematiche tecniche trattate dal CONGRESSO
 
- Il rischio sismico nella normativa italiana 
- Le tecnologie per la sicurezza antisismica nelle costruzioni e negli impianti
- Le tecnologie per la sicurezza antisismica nelle costruzioni e negli impianti
- Casi pratici ed esperienze di applicazioni delle detrazioni fiscali per interventi di miglioramento sismico di edifici
- Vulnerabilità sismica degli elementi non strutturali
- Software e sismica
- Esperienze di italiani all’estero nella progettazione antisismica di edifici ed infrastrutture
- La resilienza sismica delle costruzioni
- Tecnologie e modelli di intervento per la protezione di beni di valore artistico
 
Le interviste ai relatori con la sintesi delle loro presentazioni
 
 
Marco Savoia: Metodologie di valutazione della resilienza sismica per opere strategiche
 
 
 
Antonio Borri: Vulnerabilità sismica, la tutela dei beni artistici e culturali
 

Stefano Grimaz: Strategie di riduzione della vulnerabilità sismica degli impianti antincendio

Francesco Morelli: La valutazione della resilienza sismica per gli edifici industriali

Nicola Mordà: Il rischio sismico nei luoghi di lavoro: i riferimenti normativi

Elena Antonacci: Tecniche innovative di monitoraggio per la Basilica di Collemaggio

Francesca Candeloro: La progettazione del sistema d'isolamento tridimensionale adattivo del telescopio E-ELT

Eva Coisson: L’approccio integrato per il consolidamento strutturale degli edifici storico-artistici

Filippo Casarin e Leonardo Di Marco: Interventi di miglioramento sismico del complesso di Dar Al Consul a Gerusalemme

Stefano Isani: L'isolamento sismico dei viadotti con pendoli attrattivi

Giorgio Lupoi: Valutazione della pericolosità sismica in aree ad alto rischio, approccio deterministico o probabilistico?

Giuseppe Papa: Il restauro conservativo e il miglioramento sismico del complesso monumentale "Villa Clementi"

Angelo Porcu e Antonio Annecchini: La vulnerabilità sismica dell'impiantistica connessa alla sicurezza antincendi

Antonio Principato: Tecnologie antisismiche per la dissipazione dell’energia, scelte progettuali ed esempi applicativi

Bahadir Sadan: Turchia e Italia, applicazioni di ingegneria sismica a confronto

Maurizio Serpieri: Metodologie di rilievo fotogrammetrico per l'analisi strutturale

Paolo Tella: La riqualificazione urbana attraverso il Sisma Bonus 

Antonio Temporin: La protezione sismica dei canali aeraulici

Simone Pietro Lattanzi e Luigi Rossi: La ricostruzione del Tribunale de L'Aquila

Claudio Moroni e Renato Fuchs: Visita al progetto CASE di Bazzano a L'Aquila

Franco Daniele e Gian Paolo Colato: L’intervento di recupero del Tribunale de l'Aquila

Fonte: link reportage INGENIO