Visita ai cantieri del Centro Storico

27 e 28 Giugno – 15.30 – 18.30


La visita ai cantieri della ricostruzione del centro storico inizierà
dalla Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Terminata la visita alla basilica, il gruppo verrà guidato a piedi fino alla chiesa di San Bernardino, percorrendo via Fortebraccio, attraverso una delle zone del centro storico dove l’attività di ricostruzione e recupero di palazzi è attualmente più intensa; lungo il percorso i partecipanti saranno accompagnati sia da una guida tecnica sia da una turistica, che si alterneranno durante la passeggiata nell’esposizione dei contenuti, tecnici ed artistici, dell’area visitata.

Il percorso terminerà in piazza Duomo, da dove i partecipanti potranno raggiungere la propria navetta percorrendo Costa Masciarelli, una delle strade più caratteristiche della città, che congiunge in linea diretta, in poco meno di un chilometro, la piazza centrale della città con la basilica di Santa Maria di Collemaggio.

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, per il suo valore artistico e monumentale, sintetizza simbolicamente il dramma che il territorio aquilano ha vissuto nel susseguirsi dei terremoti accaduti nei secoli e nello stesso tempo incarna la sua capacità di reagire.

Dal 1287, anno della sua costruzione, la basilica è stata infatti più volte oggetto di interventi che hanno interessato il complesso, l’ultimo dei quali, quello successivo al sisma 2009, ne ha rafforzato ancor più la simbologia e la portata identitaria.

Il recupero più recente, portato a termine nel novembre 2017, si è infatti caratterizzato, innanzitutto, per la capacità di reagire di un territorio e di una comunità attraverso un ampio gioco di squadra che ha coinvolto il Pubblico (Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo), l’Università (Università de L’Aquila, Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma)  e privato (ENI ed imprese esecutrici).

Sul piano tecnico-scientifico, poi, l’ultimo restauro rappresenta anche il felice esito dell’integrazione tra i principi di intervento conservativo, volto al rispetto delle esigenze di tutela dei valori storico-artistici e culturali del monumento, e le metodologie e tecniche di nuova concezione che l’ingegneria moderna è in grado di offrire.

Tra queste, in particolare, v è il sistema di monitoraggio, costituito da una rete di sensori per la misura di grandezze dinamiche (accelerazioni) e di grandezze statiche (apertura lesioni, inclinazione di elementi strutturali), supportati da una piattaforma di servizio che ne sincronizza il funzionamento e ne trasmette le informazioni ad un centro di archiviazione ed elaborazione elettronica.

La Basilica di San Bernardino

Dopo un restauro durato 6 anni un altro simbolo dell’Aquila è stato restituito alla città: la basilica di san bernardino; evento che è stato celebrato nel 2015 dalla cittadinanza con una cerimonia che ha riportato il corpo del santo nella sua sede originaria.

Costruita nella seconda metà del XV secolo, anche la chiesa di San Bernardino riporta le cicatrici di terremoti precedenti quello del 2009, anno in cui è subito iniziato il restauro, appaltato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, sotto il coordinamento e la direzione dell’architetto Maurizio D’Antonio.

Il restauro del monumento è avvenuto sia attraverso il recupero e riutilizzo di materiali originari per la ricostruzione della torre e della cella campanario e per il ripristino delle pareti demolite, sia con l’inserimento di materiali in ghisa e acciaio inox per il relativo rinforzo.

Altri cantieri del Centro

Durante la passeggiata saranno indicati dalla guida tecnica altri cantieri di particolare rilievo.

Trasferimenti

La visita al Centro Storico avverrà nel pomeriggio sia di giovedì 27 che di venerdì 28 giugno; la partenza sarà alle 15.30 dal parcheggio della sede di Roio della facoltà di ingegneria, per arrivare alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, da dove si proseguirà a piedi. Al termine della visita si utilizzeranno le navette per ritornare alla facoltà di ingegneria.

I trasferimenti, che avverranno attraverso navette messe a disposizione dall’organizzazione del Congresso ISI, sono inclusi nella quota di iscrizione.