Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 14 dicembre 2015 della Protezione Civile che ripartisce tra le Regioni i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico relativi all’annualità 2014.
I fondi provengono dal «Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile» (
articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con la legge 77/2009), che, dopo il terremoto dell'Aquila, ha messo a disposizione risorse statali per una politica pluriennale di interventi di mitigazione del rischio sismico su edifici pubblici e privati. L'articolo 11 di tale decreto legge definisce la ripartizione annuale della cifra totale messa a disposizione di 965 milioni di euro spalmati su sette anni. In particolare: 44 milioni di euro per l'anno 2010, 145,1 milioni per il 2011, 195,6 per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014, per poi scendere di nuovo a 145,1 milioni per l'anno 2015 e 44 milioni per il 2016
Le Regioni hanno il compito di definire l’ammontare dei contributi destinati a interventi strutturali di edifici privati. Queste devono darne comunicazione al Dipartimento della Protezione Civile entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM 14 dicembre 2015.
Spetta invece ai Comuni individuare le priorità di edifici pubblici strategici e di edifici privati ricadenti nel proprio territorio, sui quali intervenire e di inviare una proposta alle Regioni.