Questo testo presenta alcune caratteristiche inusuali per il tema che tratta. Prima di tutto ha molto poco di scientifico (e l'autore lo dichiara espressamente); poi è scritto in una maniera molto emozionale, in alcuni punti quasi narrativa, che concede al lettore anche non troppo di tecnico la possibilità di "assorbire" senza accorgersene qualche nozione base sul rischio sismico; infine, è un libro "aperto", le conclusioni del quale spettano a chi lo stà tenendo in mano in quel momento. Nonostante queste peculiarità, riesce a mettere in fila una serie di concetti e di numeri, documentati e rigorosi, che come i tasselli di un puzzle vanno a formare un quadro che comprende uno spaccato della nostra Italia, le normative sulle costruzioni, la coscienza individuale di ognuno di noi, il patrimonio edilizio.
Un libro da leggere con la dovuta calma, con parti da sottolineare e parti che, a volte, sarebbe comodo dimenticare.
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