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I requisiti delle moderne costruzioni: sismica sicurezza sismica, esecuzione rapida e a basso impatto economico ed ambientale

Quando si parla di progettazione in zona sismica la parola chiave è prestazione. Questa è la nuova filosofia a cui si ispira la normativa a livello mondiale: una logica costruttiva prestazionale richiede che una struttura cambi in funzione delle probabilità di accadimento di un evento sismico o del periodo di ritorno dell’evento....

Pubbl. il 16 ottobre 2012 ore 15:45

....In modo semplificato, secondo questa logica, un ospedale, una scuola, un edificio di civile abitazione o un’edicola, devono comportarsi in modo diverso nello stesso evento sismico; concetto che viene espresso in modi differenti dalla normativa, comprese le NTC 2008 quando vengono definiti gli stati limite prestazionali di un edificio. L’elemento nuovo su cui però è opportuno soffermarsi è il cambiamento nella logica di lettura delle prestazioni, una novità che emerge dall’analisi dei dati relativi quattro recenti terremoti importanti: Cile, Cina, Haiti e L’Aquila. Tralasciando i casi patologici in cui si verificano crolli inattesi, si assiste oggi con grande frequenza a problemi di non utilizzabilità e di lunghi tempi necessari al ripristino delle strutture. Si può ritenere che nel prossimo futuro ci sarà un’accentuazione del problema degli stati limite delle prestazioni per un buon comportamento della struttura in termini di utilizzabilità dopo un terremoto o di riparabilità abbastanza veloce dopo un terremoto. Si assisterà ad una progressiva tendenza nel rendere meno importante uno stato limite di collasso o di danno grave rispetto a stati limite di danno relativamente lieve soprattutto per quanto riguarda gli elementi non strutturali. La modalità costruttiva con pareti di controventamento acquisirà maggiore importanza in futuro, in quanto i controventamenti di una struttura a telaio sono volti proprio alla riduzione della domanda di spostamento in caso di evento sismico. In futuro, per le strutture multipiano, assisteremo al tentativo di ridurre la domanda di spostamento per eventi sismici anche di fronte a bassa probabilità di accadimento. Realisticamente, si affermerà sempre più una logica per cui si passerà ad una distinzione fra il sistema portante delle azioni di gravità e il sistema resistente alle azioni orizzontali. La soluzione strutturale applicata sino ad oggi alle strutture pendolari in acciaio sostenute in senso orizzontale tra pareti di controvento o tra controventi tradizionali concentrici o eccentrici, diventerà sempre più inevitabile. In questo contesto si continuerà ad applicare il principio della gerarchia delle resistenze al fine di controllare il meccanismo di collasso. Continua a leggere.....



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